Stati Generali della Partecipazione: ecco il documento finale
Padova, 14- 15 ottobre 2011
Siamo giovani, e non ci basta essere delle ombre. Vogliamo essere protagonisti del mondo. Siamo milioni di voci e gli unici mezzi che possediamo per farci ascoltare sono le manifestazioni, che ormai hanno solo un sapore sessantottino e Internet, unica fonte di confronto e scambio di idee. Non vogliamo stare dietro ad uno schermo ma decidere su ciò che ci riguarda direttamente come scuola e famiglia e non solo. Ambiente, economia, politica. Non siamo più disposti ad accettare i cliché scontati che ci riguardano. Forse è vero che non siamo maturi però ciò accade perché ci viene preclusa la possibilità di diventarlo. Siamo milioni di voci che vengono zittite dalle istituzioni per paura di ingerenza. Ma credeteci, ciò che chiediamo è assumerci le nostre responsabilità.
“La partecipazione è assumersi la responsabilità nell’ambiente in cui si vive.”
Roger Hart.
Noi ragazzi ci siamo riuniti a Padova per gli Stati Generali della Partecipazione promossi dal Coordinamento Pidida per ragionare su cosa ci serve per partecipare.
Fattori fondamentali per la partecipazione.
Premessa: “Perché gli adulti spesso non ci fanno partecipare alle decisioni che riguardano la nostra vita? Perché non ci riconoscono come interlocutori capaci?”
• Necessitiamo formazione e costituzione di gruppi giovanili in tutte le città allo scopo di accrescere e legittimare la partecipazione di noi giovani ai tavoli istituzionali che ci riguardano come le politiche giovanili e l'istruzione. In questi tavoli la rappresentanza giovanile deve avere potere decisionale pari agli altri componenti;
• Necessitiamo discorsi più adatti alle nostre conoscenze e più comprensibili al nostro linguaggio affinché ci possa essere un confronto tra pari;
• Necessitiamo maggiori servizi che favoriscano la nostra partecipazione e meno tagli alla scuola essendo essa la base della nostra formazione che ci permette di diventare cittadini consapevoli;
• Necessitiamo di ascolto e partecipazione dei giovani anche negli atti giuridici che li riguardano;
• Necessitiamo di attenzione e confronto al di sopra dei pregiudizi con disponibilità ad ascoltare le nostre idee e rispetto delle nostre diverse opinioni.
VOGLIO ESSERE ASCOLTATO PERCHE' VOGLIO POTER DECIDERE DEL MIO FUTURO
VOGLIO ESSERE ASCOLTATO PERCHE' VOGLIO ESPRIMERE LE MIE IDEE
VOGLIO ESSERE ASCOLTATO PERCHE' E' UN MIO DIRITTO
CORDIALI SALUTI DAI RAGAZZI DI:
Arciragazzi, CCR, Younicef for Unicef, CNCA, Villaggio SOS